Volumi contengono i risultati di un confronto tra studiosi ed esperti di discipline umanistiche e scientifiche sul tema della baia di Napoli. Strategie integrate per la conservazione e la fruizione del paesaggio culturale. Della baia di Napoli, la cui immagine è celebrata in tutto il mondo attraverso innumerevoli vedute, fotografie, dipinti, fino a farne diventare un paradigma di paesaggio culturale nell’immaginario storico collettivo, sono state indagate risorse e criticità, connotazioni fisiche ed espressioni immateriali, afferenti alle radici culturali più antiche del mondo che ha avuto nel Mediterraneo il suo straordinario svolgimento. La raccolta pluridisciplinare trova posto nei due volumi: il primo riguarda diversi ambiti tematici, dalla natura alla geostoria, dall’urbanistica e l’architettura all’archeologia, fino alle diverse forme di espressione culturale. Il secondo volume accoglie le questioni interpretative del paesaggio culturale, indagandone natura e declinazioni in un’ottica di valorizzazione.
Nel corso del XX secolo, nell’enclave mediterranea, si sono materializzate in varie occasioni vere e proprie isole esperienziali, non necessariamente coincidenti con una loro connotazione strettamente geografica. Probabilmente durante questo periodo storico i casi più rappresentativi sono stati Capri ed Ibiza, ma diversi altri luoghi hanno vissuto situazioni analoghe, tra cui la Côte d’Azur, la Costa del Sol, la Costa Smeralda, località come Cadaqués, Ifach, o isole come l’Elba, Ischia, Procida, quelle del Dodecaneso e le isole pontine. Sono siti privilegiati, la cui identità è spesso definita grazie alla presenza di intellettuali stranieri alla ricerca di una consolante “utopia” contemporanea, aliena dalle contraddizioni sociali del momento; contesti idilliaci in cui la riflessione e l’operatività architettoniche hanno interagito fattivamente con le altre arti visive, con la cultura estetica e con il pensiero letterario e filosofico, condividendo un progetto di unificazione delle arti, in cui un’interpretazione lirica della cultura autoctona si è spesso associata a una rinnovata semantica del popolare, della tradizione, del Mediterraneo.