Restauro delle lettere di Casa del mutilato
Napoli
” LA CASA DEL MUT ILATO in via Diaz ( 1938 -40 ) è uno degli esiti più vincenti ed originali della produzione dell’ing. Camillo Guerra, in questo caso, ma più in generale in tutta la sua produzione, è evidente il tentativo di superare gli stilemi dell’architettura classica, trasfigurandoli con un linguaggio asciutto ed astratto, in una composizione basata sull’alternanza di pieni vuoti .
L’edificio di proprietà dell’ ANMIG , presenta su via A. DIAZ un ingresso principale con un ampio portale sormontato sul fronte, all’altezza di circa 20,00 mt, dalla seguente una epigrafe:
‘”CASA DEL MUTILATO ASSOC. NAZIONALE FRA MUT ILATI ED INVALIDI DI GUE RRA”
Le scritte de quo di altezza pari ad 0.80 mt, con spessore di 10 cm, sporgenti dalla facciata in marmo, sono costituite da un conglomerato di malta e pietrame di tufo, ancorate alla facciata da alcune staffe in ferro; le lettere, sono contenute in un lamierino in alluminio 10 /10 rivettano, su un carterino in ferro e presentano una finitura superficiale in graniglia di color e blu.
Dalla foto del prima dell’intervento, si riporta lo stato dei luoghi prima dell’intervento a seguito del crollo delle lettere del 2016.Si e vince in partico lare :
• la lettera L del primo rigo;
• il punto de l secondo rigo;
• la mancanza delle lettere I – L e T della parola MUTILATI del terzo rigo
• la lettera L al quarto rigo risulta priva del telaio e del carterino di contenimento;
Gli interventi da compiere sulle lettere si differenziavano in base alla condizione in cui versavano le singole lettere, e dopo un’attenta analisi si possono individuare tre tipologie di intervento; l’ intervento A di restauro e consolidamento, l’intervento B di recupero, ricomposizione e ricollocazione delle lettere distaccate e l’intervento C delle lettere ex novo.
L’intervento A è finalizzato al restauro e al fissaggio delle lettere ancora in sito, che presentano evidenti problemi di degrado e stabilità. L’attuale sistema di fissaggio è costituito da un telaio di sostegno in ferro, che è appeso al gancio metallico infisso nel marmo e nella muratura. A tale telaio è ancorato con dei rivetti il carterino di contorno in alluminio, avente funzione di contenimento del materiale (muratura di pietrame e tufo misto a malta e gettate in opera nel carterino di alluminio), in tutto agganciato a ferri chiodati a forma di gancio a sezione variabile da 10 a 15 mm.
Il progetto non prevede la rimozione delle lettere bensì il restauro in sito e l’adozione di ancoraggi meccanici di adeguata sezione. Sono stati individuati i tasselli della ” Hilti'” tipo HY 27 0 fi 8 mm, collocati in opera in foro fi 10 mm, iniettato con resine di ancoraggio. I tasselli sono dotati di testa piatta e piastrina di ripartizione carico (rondella), che sarà fermata al di sotto dello strato di finitura in graniglia e quindi non visibile . Nella fase successiva sarà ripristinata la finitura in graniglia per ricoprire le parti deteriorate ed i fori di ancoraggio dei tasselli. li lamierino di alluminio di contenimento delle lettere si presenta in condizioni molto precarie ed in molti casi non recuperabile, per cui si ritiene opportuno, una volt a fissate le lettere, sostituire i lamierini con nuovi e le menti identici a quelli preesistenti. Il lamierino angolar e posto sul frontespizio della lettera, essendo di spessore maggiore, non presenta lo stesso grado di danneggiamento, per cui può essere recuperato e ricollocato in opera, dopo piccoli interventi di restauro.
L’ intervento B si propone di ricolloca in opera , dopo adeguato restauro, le lettere distaccate ed ancora integre. Per esse verrà eseguito lo stesso processo di restauro di cui alla lettera precedente.