Palazzina
Lucrino
L’immobile è ubicato in via Miliscola n.91, tra le sponde del Lago Lucrino e la costa marittima. Il Lago è una laguna costiera, formatasi nel fondo di un cratere che un sottile cordone litoraneo sabbioso divide dal mare, quasi completamente inedificato, caratterizzato dall’alto valore paesaggistico e di elevato pregio ambientale, storico e culturale per la abbondante presenza, nelle zone immediatamente limitrofe, di fenomeni geologici ed idrogeologici e di numerose testimonianze archeologiche.
La palazzina si compone di due livelli fuori terra, con struttura portante in muratura di tufo e solai a struttura mista a camera d’aria. L’edificio, con ingresso da Via Miliscola è servito da una scala esterna che dal marciapiede della strada principale si collega allo spazio esterno, permettendo l’ingresso dalla zona giardino. Dal giardino vi si accederà al piano primo adibito a residenza tramite una scala in muratura interna con relativo terrazzo. Al piano terra invece vi è una zona suddivisa in più ambienti, con altezze che variano tra i 2,90 mt ed i 2,50 mt, e adibiti a deposito. Per quanto concerne gli impianti, quali elettrico, idrico-sanitario, gas, essi non sono usufruibili, in quanto datati e da rinnovare completamente.
L’edificio presenta un avanzato stato di degrado delle facciate, dei cornicioni, dei frontalini dei balconi e dei sottobalconi; un quadro lesionativo superficiale denuncia il distacco dell’intonaco lungo gli elementi strutturale in c.a. nonché evidenti cadute dell’intonaco. Questa tipologia di degrado la ritroviamo soprattutto sulle pareti in facciata maggiormente esposte agli agenti atmosferici che non presentano i balconi. Per tanto più avanti si differenzieranno gli interventi specifici per questo caso, con gli interventi di manutenzione di tipo A_ facciate esposte agli agenti atmosferici.Altro fenomeno di degrado, interessa i frontalini dei balconi e l’intradosso degli stessi, dove si è verificato il distacco di parti di calcestruzzo che mettono in luce i ferri delle armature. Tale fenomeno è dovuto alla ossidazione dei ferri di armatura della soletta in calcestruzzo. L’ossidazione ha determinato un aumento del volume del ferro che di conseguenza ha creato una tensione interna, che ha portato l’espulsione del calcestruzzo ed il conseguente distacco. L’intervento previsto sarà esposto più avanti e rientrerà nell’intervento di manutenzione di tipo B_ ripristino dei frontalini ed intradosso dei balconi.
Infine, si procederà al ripristino del solaio intermedio, ormai devastato dalle continue infiltrazioni d’acqua, e rientrerà negli interventi di manutenzione tipo C.
I lavori si sostanziano negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria tale da riportare in efficienza le parti di edificio degradate. Si distinguono due interventi principali di manutenzione, estesi all’intero edificio ed in particolare:
Intervento di manutenzione A_ facciate esposte agli agenti atmosferici.
Per il ripristino delle facciate esposte direttamente agli agenti atmosferici sono previsti i seguenti interventi:
. Individuazione e spicconatura delle parti di intonaco ammalorato;
. Apposizione di rete portaintonaco per l’adeguamento dei livelli di intonaco nuovi con quelli originari;
. Rasatura dell’intonaco preesistente e relativa tinteggiatura.
Per l’intero stabile è prevista la rasatura dell’intonaco preesistente e la relativa tinteggiatura.
Sulle due pareti laterali dell’edificio, inoltre, si prevede la realizzazione di un sistema di isolamento termico mediante apposizione di cappotto termico costituito da pannelli termo-isolanti.
Intervento di manutenzione B_ ripristino dei frontalini ed intradosso dei balconi.
Per quanto concerne le parti aggettanti in C.A. verrà eseguito il trattamento delle armature scoperte al fine di eliminare l’ossidazione, da effettuarsi attraverso la seguente sequenza di interventi:
• Rimozione delle parti di intonaco e di calcestruzzo ammalorato, con messa in luce delle armature;
• Pulitura delle armature eseguita a mano o con attrezzatura meccanica, al fine di distaccare la ruggine dai ferri di armatura;
• Trattamento dei ferri di armatura con malta cementizia anticorrosiva, tipo Mapefer della Mapei, specifica per le armature, applicata con due mani;
• Ripristino del copriferro con malta a ritiro controllato fibrorinforzata, tipo Mapegroup tissotropico della Mapei per le strutture in calcestruzzo armato.
Intervento di manutenzione C_demolizione e realizzazione nuovi solai
Infine per quanto riguarda, il solaio intermedio nonchè quello di copertura, si andranno a rimuovere in quanto ormai in stato pericolante, e successivamente si realizzerà il cordolo in latero-cemento, ad oggi inesistente, e nuovi solai ed i balconi in aggetto, in particolare, si andranno ad eliminare i vecchi manti impermeabili ed in sostituzione sarà messo in opera oltre alla guaina bituminosa una spalmata di Primer e/o malte impermeabilizzanti; la fase lavorativa si completerà con la messa in opera di correnti in marmo e relativi gocciolatoi. Per quanto riguarda il solaio di copertura, si prevede la rimozione del manto di guaina impermeabilizzante, ad oggi in forte stato di degrado, e la sua sostituzione con nuovo manto di guaina bituminosa.